Giovanni Merola Un sublime utilizzo di colori freddi, quasi a percepire il gelo come metafora della solitudine dei soggetti raffigurati e inseriti in contesti aurei ed incontaminati. Il tratto è sicuro, accostando cromie più chiare a quelle più scure, e convergendo verso dettagli più tersi con l’obiettivo di tenere sempre alto il valore dell’insieme. Dott.ssa Rosanna Chetta (Critico d’arte)